Ferai non muore mai.

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Cos’è successo? È la domanda che ci fanno in molti in questo periodo, e che ci facciamo noi dal marzo 2016, quando una segnalazione anonima ha fatto scatenare una bufera sul “Ferai Teatro OFF”, lo spazio che abbiamo aperto nel 2014 e che ha visto nascere e crescere molti progetti e tantissime persone (l’elenco di laboratori, spettacoli e attività è davvero impressionante).

La segnalazione anonima non ha portato a nulla di che, ma abbiamo avuto l’occasione di conoscere persone splendide e disponibili tra ASL, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale (perché chi ci voleva far chiudere ha scritto a mano e in triplice copia una denuncia piena di fandonie) e abbiamo deciso di traslocare, lasciare quel teatro-off che abbiamo riempito di energie e sacrifici ma che tantissime soddisfazioni ci ha dato.

Sono stati mesi molto difficili, perché non riuscivamo a trovare “casa” (non avevamo idea di quanta gente disonesta ci fosse in giro) e perché l’idea che qualcuno la fuori ci detesti così tanto da compiere un gesto del genere (per di più anonimo) è davvero mortificante: non si fermerà, ne siamo sicuri, ci aspettiamo qualche altra trovata, ma noi dalla nostra parte abbiamo la trasparenza, quindi vinceremo sempre.

E adesso?

Adesso nasce il “Ferai Arts Factory”, in via Dolcetta a Cagliari, uno spazio ancor più grande di quello che stiamo lasciando, un posto che è una bomba e che non vediamo l’ora di mostrarvi!

E cosa faremo?

  1. Riapriamo il laboratorio “Il Mestiere dell’Attore” (le classi Odeon – Drury Lane – Kammerspiele – La Fenice) con l’aggiunta di una nuova quinta classe permanente (presto tutte le info sui laboratori);
  2. raddoppieremo la classe “Codice/Ferai” con gli amici di Codice Segreto, un progetto a cui siamo molto legati con il teatro integrato; 
  3. abbiamo pronta una rassegna invernale di sei nostri spettacoli (cinque nuovi e il ritorno tanto richiesto di “Cuore di Tenebra“);
  4. regaleremo all’Exmè di Pirri un laboratorio gratuito per tutti i ragazzi e le ragazze dai 12 ai 18 anni: perché tra tutti, Ugo Bressanello e le anime dell’Exmè sono stati GLI UNICI a sollevare il telefono e dirci che le porte erano aperte.

Non vogliamo fare polemica (la polemica non porta in scena spettacoli belli), vogliamo solo dire al mondo che l’Exmè ci ha detto che se non avessimo trovato un posto per noi, Ferai poteva continuare a lavorare da loro. Vi sembra poco? A noi sembra tutto. Perché quando tutto sembra andare male (vi assicuriamo che sono stati mesi angoscianti) sapere che ci sono persone che sono pronte ad aiutarti, è davvero confortante.

Quindi grazie anche a Lisa Zedde, nostro avvocato ma prima di tutto nostra amica leale e disponibile, grazie a Sabina Murru e Naturarte, grazie tutti i nostri allievi e allieve che semplicemente esistendo ci hanno spinto a non mollare mai. Siamo fortunati ad avere tutti voi.

Ferai non muore mai, ci provano a farla fuori, ok, ma col solo risultato di farla diventare più forte.

Un pensiero su “Ferai non muore mai.

  1. Ale! OhOh Ale! OhOh!!!!!!!!!
    W ferai in Via Dolcetta!!!!! Non tutti i mali….. sicuramente sarà un ulteriore passo in avanti!

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