“La fame è la polvere da sparo, la fama è il punto che il proiettile raggiunge” E. Barba
I concetti di Fame e Fama si possono applicare a tutte le arti, infatti, molti pittori che hanno grande tecnica e anima, per quanto espongano nelle gallerie e siano dediti a lavori di una certa profondità, quando arriva la signora impellicciata che chiede loro: “Un ritratto di PierGino, il mio Jack Russel” loro il ritratto al PierGino glielo fanno, eccome, perché son pur sempre soldi.
Tuttavia nel mondo del teatro e del cinema, il binomio fame/fame è molto più evidente, molto più sotto gli occhi di tutti. Voglio dire, se un bravo attore si mette a recitare con registi un po’ cani in produzioni un po’ imbarazzanti, lo vediamo tutti. Ma son pur sempre soldi. E anche gli attori hanno l’affitto, le bollette, la macchina e la passione per il sushi.
Ecco perché proprio Michael Madsen.
Parliamo di un attore che ha recitato per fior fiore di registi e in film che sono diventati pietre della storia del cinema (cito Le Iene, tra tutti), eppure non si esime dal fare anche film di merda e comparsate in serie tv.
Perché?
Perché son pur sempre soldi.
E immagino che il buon vecchio Michael vada ogni giorno a lavoro sereno, anche se sta per recitare in un film per bambini di serie B con la sua faccia inquietante, perché sa che la pagnotta va portata a casa e che non serve a nulla fare gli schizzinosi.
Ilenia Cugis