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Fame, Fama, e Michael Madsen (di Ilenia Cugis)

“La fame è la polvere da sparo, la fama è il punto che il proiettile raggiunge” E. Barba

I concetti di Fame e Fama si possono applicare a tutte le arti, infatti, molti pittori che hanno grande tecnica e anima, per quanto espongano nelle gallerie e siano dediti a lavori di una certa profondità, quando arriva la signora impellicciata che chiede loro: “Un ritratto di PierGino, il mio Jack Russel” loro il ritratto al PierGino glielo fanno, eccome, perché son pur sempre soldi.

Tuttavia nel mondo del teatro e del cinema, il binomio fame/fame è molto più evidente, molto più sotto gli occhi di tutti. Voglio dire, se un bravo attore si mette a recitare con registi un po’ cani in produzioni un po’ imbarazzanti, lo vediamo tutti. Ma son pur sempre soldi. E anche gli attori hanno l’affitto, le bollette, la macchina e la passione per il sushi.

Ecco perché proprio Michael Madsen.

Parliamo di un attore che ha recitato per fior fiore di registi e in film che sono diventati pietre della storia del cinema (cito Le Iene, tra tutti), eppure non si esime dal fare anche film di merda e comparsate in serie tv.

Perché?
Perché son pur sempre soldi.

E immagino che il buon vecchio Michael vada ogni giorno a lavoro sereno, anche se sta per recitare in un film per bambini di serie B con la sua faccia inquietante, perché sa che la pagnotta va portata a casa e che non serve a nulla fare gli schizzinosi.

Ilenia Cugis

Morte per Fame? Non ancora

Da tanti anni ormai è sempre più importante un equilibrio tra teatro di produzione e spettacolo evento.

“Si trova maggiore soddisfazione e fruibilità in un evento speciale che nasce, ti segna e poi muore o la si trova maggiormente nel perfezionamento di numerose repliche?”

Se lo chiedono i professionisti dello spettacolo e ci pensa qualche volta il pubblico. Diventa importantissimo per i teatranti, frequentatori di laboratori, accademie, corsisti che prima o poi vorranno mettere su una propia attività o dedicare le proprie prestazioni lavorative al miglior offerente, e di quest’ultima categoria facciamo il target principale (e solo principale, non esclusivo) di questo snuffpost!

Come spesso accade NON esiste una risposta univoca a questo post, anzi, diciamo banalmente che la verità sta proprio nel mezzo! Valutiamo brevemente i pro e i contro

Spettacolo del Teatro di Produzione

  • Uno spettacolo deve  poter girare liberamente per festival, rassegne, teatri, sagre, piazze, scuole, essere quindi facilmente adattabile all’occorrenza e con un target di pubblico più vasto che variabile.
  • Il cast coinvolto deve poter essere facilmente riunito in qualsiasi momento per nuove date.
  • Il confronto col pubblico è un metro di giudizio insostituibile per la riuscita di un buono spettacolo di produzione, potrà crescere nel tempo ed essere fornito di utili accorgimenti replica dopo replica. Se la prima non è proprio perfetta, avrà tutto il tempo di diventarlo.

Evento Spettacolare

  • L’evento generalmente è designato per un luogo preciso e cerca di sfruttarlo in tutte le sue potenzialità (non necessariamente un teatro o una piazza)
  • Il cast può essere costituito da interpreti d’eccezione il cui contratto dura unicamente per il giorno dell’evento
  • Si ha una sola occasione per comunicare con lo spettatore, e non si possono aspettare altre repliche, il contatto deve materializzarsi subito, con una sintonia armonica e adrenalinica nel contempo, settimane e mesi di prove ci portano fino all’apertura del sipario, ma quando si sarà richiuso ogni nuova occasione sarà persa, non sarà più la stessa, quest’urgenza rende l’evento spettacolare qualcosa di speciale, qualcosa che non puoi vedere tutti i giorni!

Si potrebbe scrivere all’infinito su queste due diverse esigenze di comunicazione all’interno del mondo dello spettacolo, ma non volendo scrivere un lunghissimo papiro, preferiamo lasciarvi con alcune immagini tratte dalle prove di quello che sarà un evento spettacolare unico e mai più ripetuto e che in fondo parla proprio della base fondante (o che dovrebbe essere fondante) di tutti gli spettacol: La Fame, Il Bisogno, La Necessità.

AUTOBIOGRAFIA DELLA FAME

venerdì 28, ore19, ore 20.30 e ore 22. Cagliari.

Da non perdere anche l’appuntamento con Le Leggende del Castello di Ferai, in scena il 30 Giugno al Teatro Centrale Alidos di Quartu Sant’Elena sul tema del teatrodanza e delle tante polemiche che vi sono legate (ma di questo parleremo in uno dei prossimi post!)