Lunedì 5 ottobre, ore 21.00 classe La Fenice
Il laboratorio teatrale con le mascherine:
È più complesso sentire il proprio respiro perché è quasi come se non lasciasse il corpo, spostandosi semplicemente dalle narici alle orecchie, agli occhi.
È più complesso sentire il respiro degli altri, è ovattato; allora, dato che non ne sento il respiro, sento più intensamente il suono degli abiti che sfregano contro la pelle, il suono delle articolazioni che scricchiolano, il suono delle palpebre che sbattono.
“Mi tocchi o non mi tocchi” non esiste più, esiste solo “Non mi tocchi”.
Gli occhi diventano il centro di ogni cosa. Lo sguardo deve viaggiare e attraversare molto più spazio, per arrivare al mio compagno, alla mia compagna. Lo sguardo deve bucare tutta quest’aria, lo sguardo deve bucare il vuoto, lo sguardo deve toccare, posare, accarezzare, stringere. Gli occhi sono il centro di ogni cosa.
È normale chiedermi se forse è qualcosa di cui avevo bisogno, per darmi quella scossa, sisma, spinta in altre direzioni, che non ero riuscita a darmi da sola. Ultimamente.
È stata la prima giornata.
È ripresa La Fenice.
Mi sento molto carica.
Mancano 20 settimane a Fiori di Pesco.