Lezione 2: il copione
Lunedì 12 ottobre ore 21.00 classe La Fenice
Non tutti sanno che, durante la quarantena, abbiamo continuato a lavorare al testo di Fiori di Pesco, con lezioni online ed esercizi a distanza.
Circa una volta alla settimana, in solo collegamento audio, abbiamo provato il copione.
Ora, il copione è stato modificato, alcuni interpreti sono cambiati, lo stesso i ruoli, le battute, ma tante cose sono le stesse della stesura di Marzo.
Ieri, dal vivo, sentire le voci che per tre mesi avevo sentito solo in cuffia è stato uno strano brivido.
Mi sono accorta che da Marzo a Giugno questo testo è stato parte della mia quotidianità, che la sonorità delle parole, le pause delle battute, i respiri, i concetti, le intenzioni, di Fiori di Pesco, sono sedimentati dentro di me, stratificandosi.
Ma alcuni interpreti sono cambiati.
Ed è stato come sentire qualcosa che mancava, come una riunione di famiglia senza uno zio, senza una cugina.
C’erano però nuovi attori.
E si creeranno nuove energie, nuove sintonie, nuovi scambi, stimoli, spunti.
Ieri eravamo tutti un po’ nervosi, ma è stato bello. Confortante come qualcosa di conosciuto, stimolante come qualcosa di sconosciuto.
Mancano 19 settimane a Fiori di Pesco.
Parentesi: Cell di Dragon Ball Z
Quando parliamo con le mascherine, sembriamo tutti Cell di Dragon ball Z.
È divertente. È un nuovo modo surreale di fare ogni cosa. Le labbra non si vedono e se sei un pochino sordo non puoi più fare vitale affidamento sui movimenti delle labbra per capire ciò che gli altri dicono.
Sembriamo tutti Cell.
Bisogna guadagnare silenzio intorno a noi per disporci meglio all’ascolto: anche questa è una novità che ci può accrescere.
Chiusa parentesi.