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Queer as f*ck! – ben oltre un semplice laboratorio

“Ferai Teatro fa un altro laboratorio teatrale gratuito riservato agli under30”

ma in realtà non è solo questo.

Queer as f*ck! è l’occasione per trattare tematiche di sessualità in maniera davvero libera grazie al teatro; Queer as f*ck! è anche e soprattutto un’occasione: quella di celebrare la vita raccontando molte vite diverse e ricordando che la diversità è ricchezza, non povertà; Queer as f*ck! è un percorso che fa bene all’anima e al corpo perché l’arte fa bene alla salute sempre e in ogni circostanza; Queer as f*ck! è un percorso che porterà alla luce del sole storie vere che hanno cambiato il mondo; Queer as f*ck! è l’occasione per prendere coscienza che la natura umana e animale non è una strada a senso unico bensì molte strade, alcune si incrociano mentre altre saranno sempre parallele; Queer as f*ck! è la possibilità di far conoscere la magia dell’arte; Queer as f*ck! è la serenità di ritrovarsi per un fine più grande, quello di fare un teatro politico nella misura in cui la politica è bellezza collettiva; Queer as f*ck! è spirito di squadra, fratellanza, sorellanza, amore e rispetto.

Dal 4 maggio al 22 giugno, tutti i sabati dalle 15 alle 17 alla Silvery Fox Factory in via Dolcetta 12, costruiremo un percorso di consapevolezza sociale attraverso l’arte teatrale: si andrà in scena venerdì 28 giugno in occasione dello spettacolo “Niente e così sia” che è in prova da inizio marzo con la classe Odeon della scuola di Ferai Teatro all’interno della rassegna “Ferai/Pride”* (clicca qui) per celebrare i 50 anni dai Moti di Stonewall.

INFO E ISCRIZIONI: [email protected]

 

 

Il vero successo (di Andrea Ibba Monni)

Da 11 anni a questa parte abbiamo tagliato tanti traguardi ma i più belli sono quelli che conseguono le persone che hanno iniziato a fare teatro da noi: perché quando la scuola diventa passione e la passione diventa lavoro allora il nostro obbiettivo è stato raggiunto.

L’elenco è lungo, speriamo sia ancora lungo ma non perché il nostro ego ne tragga giovamento, ma perché significa che i sacrifici e l’ideale sono stati sposati anche da altri: ci siamo messi a correre da soli, in salita e adesso siamo sempre di più.

Da sempre io e Ga’ avevamo un sogno: creare una nostra realtà, un nostro teatro ma non perché gli altri non andassero bene, semplicemente perché noi non andavamo bene per loro, quindi ci siamo messi l’anima in pace e abbiamo costruito attorno a noi.
Adesso abbiamo uno spazio nostro (questo), l’abbiamo chiamato “factory” perché vogliamo sia una fabbrica di idee e talenti che artigianalmente e con dedizione, abnegazione e duro lavoro producono bellezza.

In questi anni abbiamo messo in scena svariate produzioni di successo, una scuola di recitazione che cresce di qualità e quantità anno dopo anno, collaborazioni preziose con altre associazioni meravigliose. 
Abbiamo ancora tanti progetti, tanti sogni: cerchiamo di presentarveli al più presto.

Ci stiamo riuscendo, piano piano, sbagliando sempre perché osiamo sempre: e non siamo più soli.

Morte per Fame? Non ancora

Da tanti anni ormai è sempre più importante un equilibrio tra teatro di produzione e spettacolo evento.

“Si trova maggiore soddisfazione e fruibilità in un evento speciale che nasce, ti segna e poi muore o la si trova maggiormente nel perfezionamento di numerose repliche?”

Se lo chiedono i professionisti dello spettacolo e ci pensa qualche volta il pubblico. Diventa importantissimo per i teatranti, frequentatori di laboratori, accademie, corsisti che prima o poi vorranno mettere su una propia attività o dedicare le proprie prestazioni lavorative al miglior offerente, e di quest’ultima categoria facciamo il target principale (e solo principale, non esclusivo) di questo snuffpost!

Come spesso accade NON esiste una risposta univoca a questo post, anzi, diciamo banalmente che la verità sta proprio nel mezzo! Valutiamo brevemente i pro e i contro

Spettacolo del Teatro di Produzione

  • Uno spettacolo deve  poter girare liberamente per festival, rassegne, teatri, sagre, piazze, scuole, essere quindi facilmente adattabile all’occorrenza e con un target di pubblico più vasto che variabile.
  • Il cast coinvolto deve poter essere facilmente riunito in qualsiasi momento per nuove date.
  • Il confronto col pubblico è un metro di giudizio insostituibile per la riuscita di un buono spettacolo di produzione, potrà crescere nel tempo ed essere fornito di utili accorgimenti replica dopo replica. Se la prima non è proprio perfetta, avrà tutto il tempo di diventarlo.

Evento Spettacolare

  • L’evento generalmente è designato per un luogo preciso e cerca di sfruttarlo in tutte le sue potenzialità (non necessariamente un teatro o una piazza)
  • Il cast può essere costituito da interpreti d’eccezione il cui contratto dura unicamente per il giorno dell’evento
  • Si ha una sola occasione per comunicare con lo spettatore, e non si possono aspettare altre repliche, il contatto deve materializzarsi subito, con una sintonia armonica e adrenalinica nel contempo, settimane e mesi di prove ci portano fino all’apertura del sipario, ma quando si sarà richiuso ogni nuova occasione sarà persa, non sarà più la stessa, quest’urgenza rende l’evento spettacolare qualcosa di speciale, qualcosa che non puoi vedere tutti i giorni!

Si potrebbe scrivere all’infinito su queste due diverse esigenze di comunicazione all’interno del mondo dello spettacolo, ma non volendo scrivere un lunghissimo papiro, preferiamo lasciarvi con alcune immagini tratte dalle prove di quello che sarà un evento spettacolare unico e mai più ripetuto e che in fondo parla proprio della base fondante (o che dovrebbe essere fondante) di tutti gli spettacol: La Fame, Il Bisogno, La Necessità.

AUTOBIOGRAFIA DELLA FAME

venerdì 28, ore19, ore 20.30 e ore 22. Cagliari.

Da non perdere anche l’appuntamento con Le Leggende del Castello di Ferai, in scena il 30 Giugno al Teatro Centrale Alidos di Quartu Sant’Elena sul tema del teatrodanza e delle tante polemiche che vi sono legate (ma di questo parleremo in uno dei prossimi post!)

Lavagna Bianca.

Tritolo. Questo è quello che più è stato detto su SNUFF – PORNOGRAFIA ALLO STATO IMPURO. Meglio tritolo che trito, no? Non ci voglio pensare. I commenti su uno spettacolo non vanno analizzati troppo. Se sei stato sincero quando l’hai scritto e portato in scena hai già detto tutto.

Ed è da SNUFF che nasce tutto (il primo studio si chiamava SNUFF – PRECUM ed è andato in scena il 16.12.2011) , da SNUFF è nato tutto (lo spettacolo PorNoGay nasce da infiniti materiali di studio per SNUFF). E ora nella lavagna bianca di fronte a chi vi scrive, ieri notte sono comparse delle parole random

I Robinson

Non è la Rai

Risate registrate

conigli

drammi/traumi

Uomini&Donne

talent show

Friends

Non so. Ma di certo non resteranno solo parole su una lavagna bianca. Questo è solo l’inizio di tutto. SNUFF docet. È la parte più intrigante di tutte, perché le cose vengono fuori quando non te l’aspetti, non sai dove ti portano, non sai che destino avranno. Sai solo che ci perderai il sonno dietro un’immagine (per ora) fine a se stessa; sai che non farai altro che pensare a una parola che (per ora) è da sola al centro della stanza; sai che quella musica che ti rimbalza dal cuore allo stomaco è quella giusta, ma non ne conosci il titolo, l’autore e non l’avevi mai sentita prima. Una lavagna bianca che merita di essere sporcata.

Giorni di Prova – Lose is more than hesitate

Si avvicina la prova generale.

Tra verità e bugia continuano le prove. Ansia e fermento generale, per tutto quello che c’è in gioco, per i temi trattati, per tutto ciò che hai perdonato, per tutto quello che “ricordare fa male”

Immagino non il giorno dello spettacolo, ma il giorno prima. Insonnia e fermento adrenalinico, c’è disordine in ogni emozione, ma compostezza consapevole, e sarò felice ancora/ennesima volta di poter viaggiare all’interno della volgarità, onirici regni di sesso e morte, luce rosa sulle pareti maculate di trash e killer star. Prova.

Nel filo vibrante e tagliente dell’ansia il primo dicembre penserò: Snuff Origin

Da dove è partito tutto, o meglio, quando abbiamo scelto i temi… società, diversità, sesso, amore, televisione, pornografia… Morte. Su cosa ho iniziato davvero a lavorare, il mio primo pensiero a cosa è volato? Sono cambiato tanto ad oggi? E lo spettacolo con me?

Ancora troppe e troppo poche risposte.

In ogni caso, tutto è cominciato da… qui:

Queen of Stone Age for Snuff lose is more than esitate

Dai Queens of the Sonte Age? non male, ma è semplicemente ciò che avevo nelle orecchie
e che rende l’idea di tante vite incontrate… something good to die for… new mistakes

Sii lo spettacolo che vorresti vedere in scena, mi ripetevano sempre, e in effetti è questo che voglio per Snuff: un groviglio di sbagli, energiche imperfezioni, adrenalina, ansia mortifera, compulsività, tutto ciò che non vorresti mai essere, ma tutto ciò che ti circonda, perbenismi, finta e macabra lussuria… specchio della vita moderna anche nella normalità e nella noia.

Ma non ti annoierai…

Ancora pochi giorni di prova conterai…

 

Ga’