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Codice/Ferai Delbono: Onironauti, lucidi sognatori

Foto di Sabina Murru

Se si sogna da soli, è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia.

Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo: alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi; altre ci portano avanti e si chiamano sogni. Essi sono risposte a domande che non abbiamo ancora capito come formulare. La scorsa estate Ignazio ci ha lasciati ed è stato automatico drammatizzare l’avvenimento, cristallizzarlo in uno spettacolo (ne abbiamo parlato qui) ma non volevamo focalizzarci su questo: avevamo voglia e bisogno di evadere dalla realtà, svagarci e fantasticare come nei sogni, ma guidandoli, decidendo che i nostri sogni sarebbero stati scelti da noi.

In scena tra gli altri c’è Silvia che in un esercizio di improvvisazione ha detto:

Sono contenta perché nei miei sogni posso fare tutto: anche far resuscitare Ignazio usando la bacchetta di una fata”

Abbiamo quindi capito che tutte le cose che abbiamo amato, chiedono aiuto nei nostri sogni. Abbiamo realizzato che avremmo dovuto comunque ripartire dalla morte di Ignazio per poter andare avanti, tutti insieme.

Ci sono immagini che non sono fatte per la luce: certi sogni lo sanno.

Abbiamo costruito ogni scena sulla pelle degli interpreti cercando di farli guida del messaggio: Ferai Teatro e Codice Segreto presentano “Onironauti, lucidi sognatori” scritto e diretto da Ga&Andrea Ibba Monni per Codice/Ferai, in scena alla Silvery Fox Factory sabato 22 giugno 2019.

Fai bei sogni. Anzi, fateli insieme. Insieme valgono di più.

 

Codice/Ferai Platel: La battaglia delle bestie ferite

Foto di Sabina Murru

Passavi le tue giornate senza parlare e ci hai lasciati senza parole.

Quando una creatura viene strappata via da questa vita, noi non possiamo fare altro che prenderne atto e andare avanti sperando di essere in grado di convertire il dolore in Arte: è un nostro diritto, è il nostro dovere, è la nostra salvezza.

Caro Ignazio, abbiamo provato a cercare quel “Codice Segreto” in sala prove e poi sul palcoscenico, sei stato generoso e ti ricorderemo sempre, per sempre.

L’estate scorsa sei andato via all’improvviso e subito ci è parso necessario lavorare con coraggio a un laboratorio che entrasse dentro le corsie e le camere d’ospedale: è nato spontaneo e urgente “La battaglia delle bestie ferite” che abbiamo costruito insieme ai partecipanti al laboratorio di teatro integrato “Codice/Ferai Platel” e che andrà in scena in doppia replica domenica 23 giugno alle 18 e alle 20 presso la Silvery Fox Factory.

Non è la storia di un ospedale bensì le storie di chi lo abita.

Ecco uno stralcio del copione che racconta al meglio il progetto:

Voglio sentirmi libero di parlare di cose tristi. Non c’è niente di male, anche se tutti continuano a dire che bisogna stare su e pensare positivo, anche se tutti abbiamo assimilato il concetto che qualunque cosa succeda la vita va avanti. Voglio potermi lamentare del fatto che esistono troppe indicazioni per cercare di vivere bene, ma nessuna per stare male nel modo che più mi piace.

Ogni tanto vorrei che anche altre persone insieme a me s’innamorassero di un silenzio a tempo indeterminato.

Vorrei poter dire, lo dirò adesso, che non mi manchi, ma che avrei tanto voluto mancarti. Vorrei e ti dico, che non devi preoccuparti, che il tuo ricordo vive in chi ne ha bisogno e va bene così. In questi mesi ti ho tenuto a dormire sul cuore come lo spiritello di un film o di un cartone animato.

Oggi apro la finestra dentro il mio cervello, le porte scorrevoli dell’ospedale e quelle della tua messa, apro ogni porta di casa, tutte le finestre e le vie di fuga.

Non voglio pensare che rimani perché non te ne potevi andare.

Cosa vedrete#4: “Niente e così sia” (di Andrea Ibba Monni)

L'immagine può contenere: una o più persone e persone sul palco

Da tanti anni Ferai Teatro porta in scena spettacoli contro le discriminazioni di ogni tipo, ma la lotta contro le discriminazioni di genere e a favore dei diritti LGBT è da sempre una nostra priorità: “I monologhi della vagina”, “I monologhi del pene” e poi “PorNO gay”, “Basta che succeda!” e “Le avventure di Finocchio” tra i tanti spettacoli. Poi, due anni fa qualcosa cambia: “Se il sole muore”, segna un punto di svolta, un evento che colpisce al cuore pubblico e interpreti e che l’anno scorso ci porta a mettere in scena un prequel ideale: il controverso e discusso “Quel giorno sulla luna”, uno spettacolo divisivo che ci ha lasciato ancora qualcosa da dire. [continua dopo la foto]

L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta

Stavolta ho chiesto a Ga’ di mettere mano ai copioni e di scrivere la drammaturgia di “Niente e così sia”, chiusura di una trilogia di spettacoli che andrà in scena a Cagliari il 28 giugno 2019, a 50 anni esatti dai Moti di Stonewall all’interno della rassegna “Ferai/Pride”*. Alla classe Odeon il compito di portare in scena qualcosa di tanto importante per Ferai Teatro. Ho chiesto a Ga’ di scrivermi che cosa sarà “Niente e così sia” e riporto fedelmente le sue parole:

Odio, paura, vergogna, questi sono i vizi capitali del mondo che è rinato, peccati mai contemplati da chi addita la lussuria, la pigrizia, l’ira. Avevo paura di quella parata, perché in realtà desideravo tantissimo poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come anche io ho vissuto. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un “noi”. Tutto è così logico e sensato nell’amore, che improvvisamente, le differenze create dal peso dei tempi, sono niente, e noi stiamo parlando del niente, di nessuna guerra, niente e così sia.

[Andrea Ibba Monni]

*nella stessa rassegna ci saranno: “Le sciroccate”, “Dionysius”, “Libera nos a malo”  e “Passioni a Villanova 2”

Queer as f*ck! – ben oltre un semplice laboratorio

“Ferai Teatro fa un altro laboratorio teatrale gratuito riservato agli under30”

ma in realtà non è solo questo.

Queer as f*ck! è l’occasione per trattare tematiche di sessualità in maniera davvero libera grazie al teatro; Queer as f*ck! è anche e soprattutto un’occasione: quella di celebrare la vita raccontando molte vite diverse e ricordando che la diversità è ricchezza, non povertà; Queer as f*ck! è un percorso che fa bene all’anima e al corpo perché l’arte fa bene alla salute sempre e in ogni circostanza; Queer as f*ck! è un percorso che porterà alla luce del sole storie vere che hanno cambiato il mondo; Queer as f*ck! è l’occasione per prendere coscienza che la natura umana e animale non è una strada a senso unico bensì molte strade, alcune si incrociano mentre altre saranno sempre parallele; Queer as f*ck! è la possibilità di far conoscere la magia dell’arte; Queer as f*ck! è la serenità di ritrovarsi per un fine più grande, quello di fare un teatro politico nella misura in cui la politica è bellezza collettiva; Queer as f*ck! è spirito di squadra, fratellanza, sorellanza, amore e rispetto.

Dal 4 maggio al 22 giugno, tutti i sabati dalle 15 alle 17 alla Silvery Fox Factory in via Dolcetta 12, costruiremo un percorso di consapevolezza sociale attraverso l’arte teatrale: si andrà in scena venerdì 28 giugno in occasione dello spettacolo “Niente e così sia” che è in prova da inizio marzo con la classe Odeon della scuola di Ferai Teatro all’interno della rassegna “Ferai/Pride”* (clicca qui) per celebrare i 50 anni dai Moti di Stonewall.

INFO E ISCRIZIONI: [email protected]

 

 

Il vero successo (di Andrea Ibba Monni)

Da 11 anni a questa parte abbiamo tagliato tanti traguardi ma i più belli sono quelli che conseguono le persone che hanno iniziato a fare teatro da noi: perché quando la scuola diventa passione e la passione diventa lavoro allora il nostro obbiettivo è stato raggiunto.

L’elenco è lungo, speriamo sia ancora lungo ma non perché il nostro ego ne tragga giovamento, ma perché significa che i sacrifici e l’ideale sono stati sposati anche da altri: ci siamo messi a correre da soli, in salita e adesso siamo sempre di più.

Da sempre io e Ga’ avevamo un sogno: creare una nostra realtà, un nostro teatro ma non perché gli altri non andassero bene, semplicemente perché noi non andavamo bene per loro, quindi ci siamo messi l’anima in pace e abbiamo costruito attorno a noi.
Adesso abbiamo uno spazio nostro (questo), l’abbiamo chiamato “factory” perché vogliamo sia una fabbrica di idee e talenti che artigianalmente e con dedizione, abnegazione e duro lavoro producono bellezza.

In questi anni abbiamo messo in scena svariate produzioni di successo, una scuola di recitazione che cresce di qualità e quantità anno dopo anno, collaborazioni preziose con altre associazioni meravigliose. 
Abbiamo ancora tanti progetti, tanti sogni: cerchiamo di presentarveli al più presto.

Ci stiamo riuscendo, piano piano, sbagliando sempre perché osiamo sempre: e non siamo più soli.

MY BFF ANNIE – Note di regia di Federica Musio

Foto di Sabina Murru

MY BFF ANNIE (clicca qui per l’evento facebook) è un puzzle anatomico al contrario. È un precario equilibrio tra onnipotenza e miseria. È razionalità che come un bisturi incide e separa, riducendo il corpo e il cuore in piccoli frammenti nel vano tentativo di privarli del loro peso. È un gioco al massacro in cui la vittima designata è la propria fragilità. MY BFF ANNIE è fame abortita che diventa metastasi.

Nel lavoro MY BFF ANNIE tornano due temi che avevo già affrontato in lavori passati. In “paracompletezze imperfette” il rapporto con i sentimenti, o meglio il tentativo di una loro comprensione attraverso la logica e la ragione; tentativo fallimentare in partenza come ben intuibile. Il secondo lavoro era il personaggio di “Anna” in Stardust, bulimica e anoressica, quindi un lavoro legato allo studio dei meccanismi di controllo del proprio corpo, apparentemente fini a se stessi ma in realtà costruzioni necessarie a non finire in balia di ansie e paure ancor più grandi. Il personaggio che ci si trova davanti in scena è allo stesso tempo di una forza che sfiora l’onnipotenza e di una fragilità infinita, con il coraggio di sfidare la morte e il terrore di ricevere una carezza. La ragazza in scena è allo stesso tempo inquietante e patetica come sempre sono i folli visto attraverso lo sguardo dei sani.MY BFF ANNIE è per me in fondo un pretesto per parlare della paura di vivere davvero e di mostrarsi in tutta la propria fragilità.

Federica Musio

Foto di Sabina Murru

L’anno teatrale 2017/18 di Ferai Teatro

L’anno teatrale 2017/18 per noi di Ferai Teatro rappresenta l’anno del primo decennale ed è partito benissimo con progetto di Baratto Tetarale “7” (da cui sono state prodotte sei performance-omaggio, un flashmob e uno spettacolo per un totale di 60 ore di spettacolo in sette giorni in otto location differenti). Per noi è un anno importante, è tempo di bilanci (come se non li facessimo mai eh), di decisioni, di crescita. Ma come continuerà quest’anno di festeggiamenti?

  • “Finché LEI non ci separi” – è la nuovissima commedia della compagnia, scritta e interpretato da Lisa e Mauro Sollai con le musiche originali in scena di e con Andrea Andrillo;
  • “Laboratorio teatrale Il Mestiere dell’Attore” – quest’anno la scuola conta ancora più iscritti dello scorso anno e ci si avvia verso la preparazione di  quattordici spettacoli storici dei nostri primi dieci anni;
  • Il ritorno in grande stile del “Baby Ferai – lo spazio dedicato ai più piccoli tornerà rivoluzionato e con una bellissima novità: una rassegna di spettacoli dedicati ai giovanissimi;
  •  Tanti spettacoli di qualità di compagnie teatrali ospiti (iniziamo a fine mese col gradito ritorno sulle scene di una realtà cagliaritana);
  • L’arrivo dei tre spettacoli “figli” di “Cuore di Tenebra”“My BFF Annie” per tutto febbraio; “Io sono bestemmia/Ibba Monni non esiste” per tutto marzo e “Eros nero” per tutto aprile.

E le novità e i progetti non finiscono qui.

Foto di Sabina Murru per “Nightcomers” – Baratto Teatrale 2017

Ferai non si ferma mai

Schermata

 LUNEDÌ

16.30-18.30 – Laboratorio di teatro integrato “Codice-Ferai” (LINK)

19.00-21.00 – Laboratorio di commedia musicale “Ferai Singing” (LINK)

MARTEDÌ

17.00-19.00 – Classe di recitazione “Odeòn”

19.00-21.00 – Classe di recitazione “Drury Lane”

MERCOLEDÌ

17.00-18.30 – Classe di recitazione “Baby Ferai” (LINK)

19.00-21.00 – Classe di recitazione “Kammerspiele”

21.00-22.30 – Classe di recitazione “La Fenice”

GIOVEDÌ

17.00-19.00 – Classe di recitazione “Odeòn”

19.00-21.00 – Classe di recitazione “Drury Lane”

VENERDÌ

17.00-18.30 – Classe di recitazione “Baby Ferai”

19.00-21.00 – Classe di recitazione “Kammerspiele”

21.00-22.30 – Classe di recitazione “La Fenice”

Inoltre sono attivi i corsi di Dizione e tecniche della vocalità (LINK) e di Self Make Up (LINK)